Tuesday 14 November 2023

Zenone

 Zenone

La riduzione all'assurdo

Zenone di Elea era allievo di Parmenide e per questo 
sosteneva che l'essere fosse unico e immutabile. Zenone come metodo di confronto era solito ipotizzare che gli altri avessero ragione, andando poi a mostrargli tutti i paradossi, facendo così una riduzione all'assurdo e facendo capire che avesse ragione lui. 

I paradossi

esso vengono associati diversi paradossi, come quello di Achille e la tartaruga, dove Achille non può raggiungere la tartaruga dato che anche essa si muove, oppure quello della freccia e del bersaglio, dove la freccia prima di arrivare al bersaglio deve compiere metà del tragitto, prima ancora la metà della metà, e così via all'infinito.  

Essi servivano a dimostrare che lo spazio fosse infinitamente divisibile, rendendo l'infinito una teoria effettivamente possibile, infatti Zenone si basava sul fatto che la realtà fosse mutevole e molteplice

Monday 13 November 2023

Parmenide

 Parmenide

Parmenide, filosofo di Elea, si distingue da Eraclito per la sua visione del mondo incentrata sull'unità e stabilità. Scrive il poema "Sulla natura", in esametri, integrando miti poetici nella riflessione razionale. La sua opera riflette la ricerca di una sapienza sacrale, in contrasto con i nuovi saperi tecnici e l'ascesa democratica. Nel proemio, Parmenide, trasportato dalle Muse, riceve da una dea la rivelazione sulla verità, un messaggio filosofico e razionale in cornice religiosa.
Il messaggio di Parmenide si riassume nell'affermazione che l'essere è e non può non essere, mentre il non essere non è e non può essere neanche pensato. Il termine "essere" per Parmenide rappresenta ciò che è comune a tutti gli enti, eterno, immobile, e perfetto. La sua prospettiva contrasta con l'idea dinamica di Eraclito, sottolineando un'ontologia che studia l'essere in quanto tale, con caratteristiche universali. La visione statica di Parmenide, contraria all'esperienza quotidiana del divenire, riflette anche la sua posizione politica aristocratica, opponendosi al crescente potere democratico e ai progressi nelle arti meccaniche. Questa prospettiva potrebbe essere una risposta alle tensioni sociali di Elea. Nonostante il conservatorismo, le argomentazioni di Parmenide sono logiche e rigorose, contribuendo a stabilire in filosofia un'attitudine critica e razionale nell'esaminare ogni tesi. La preferenza per un essere necessario, immobile e eterno deriva non solo da motivi politici ma anche da un processo logico attento. Il procedimento logico di Parmenide inizia con l'assunto che il mondo non può derivare dal nulla, evitando così la minaccia del nulla come fine della realtà e del pensiero. Affronta il problema di definire gli attributi essenziali dell'"essere" senza derivarlo dal suo opposto, il non essere. Attraverso una deduzione rigorosa, Parmenide stabilisce che l'essere è ingenerato e imperituro, eterno, immutabile, immobile e finito. Queste definizioni sono fondate su un ragionamento che esclude il nascere e il morire, implica un eterno presente senza passato o futuro, evita il movimento per prevenire contraddizioni e enfatizza la finitezza come perfezione.

Pltone: cosmologia e leggi

 Il "Timeo" di Platone descrive l'origine dell'universo, iniziando con il caos e il disordine contrapposti al mondo delle ...